Da stamane tutti a piedi e ad oltranza fino a quando non ci saranno risposte concrete.  L’agro nocerino sarnese e la provincia di Salerno penalizzati anche nel trasporto pubblico. Da questa mattina un fermo tecnico deciso dagli autisti di busitalia ha causato disagi enormi all’utenza. Studenti che non hanno potuto raggiungere le sedi universitarie, lavoratori pendolari impossibilitati a recarsi nei luoghi di lavoro ed utenti appiedati. La forma di protesta, che non è uno sciopero, hanno tenuto a precisare i dipendenti dell’azienda di trasporto delle ferrovie dello stato, che due anni fa rilevó il CSTP,  arriva dopo le tante segnalazione richieste dei lavoratori e rimaste inevase. Lo sciopero potrebbe essere proclamato se non si riceveranno risposte. E’ stata infatti avviata da cgil, cisl e uil, venerdì scorso, la procedura di raffreddamento, con le richieste di incontro alla Prefettura di Salerno.  Il fermo degli automezzi si è reso necessario perché sono venuti meno nel tempo gli standard di sicurezza a bordo. Guasti tecnici e meccanici agli automezzi erano ormai all’ordine del giorno e le responsabilità ricadono quasi  sempre sui conducenti. Gli autobus sono nella maggior parte dei casi obsoleti e necessiterebbero interventi di riparazione importanti, ma al momento busitalia farebbe orecchie da mercante. Nessun investimento è stato annunciato. Per non parlare poi della carenza di personale che spesso costringe alla soppressione di turni di lavoro e, di conseguenza, delle corse. E questa mattina per protesta gli autisti hanno fermato gli autobus, lasciando in corsa solo quelli idonei, che raggiungono appena  il 10%.  Le condizioni di viaggio sono piu’ che precarie, dai sensori che non funzionano e dunque non segnalano eventuali anomalie a bordo, alla sicurezza dei passeggeri stessi. Per non parlare poi del superaffollamento degli autobus soprattutto quelli utilizzati dagli studenti che da sempre lamentano l’insufficienza delle corse. Studenti stipati pur di garantirsi il trasporto all’università o alle varie scuole dell’agro. Un limite che busitalia è costretta a subire perché rispettosa del chilometraggio stabilito dalla regione Campania, che non  supera gli 11 milioni di chilometri per Salerno e  provincia. Chilometri insufficiente per le esigenze dell’utenza. E che comporta la riduzione quasi a zero del servizio nei giorni festivi e nelle domeniche. Il fermo tecnico deciso dagli autisti continuerà anche domani e nei giorni seguenti, qualora l’azienda, diretta dal amministratore delegato Antonio Barbarino, non fornirà risposte concret. Per ora i vertici si sono trincerati dietro un comunicato stampa nel quale, scusandosi con l’utenza per i disagi che da oggi si stanno verificando, parla di “imprevisto ed immotivato sciopero del personale di guida che sta determinando la soppressione dei servizi in uscita dal deposito di Pagani ed in estensione anche da quello di Salerno. Busitalia, si legge, comunicherà all’utenza il ritorno alla  normalità”. Insomma un braccio di ferro tra azienda e lavoratori.  In ogni caso i dipendenti tengono a precisare che il fermo di oggi non è atto contro l’utenza, bensì reso a garantire la sicurezza dei viaggiatori.

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