I lavoratori della società Busitalia Campania chiedono mezzi idonei per lo svolgimento del servizio di Trasporto Pubblico Locale, questa in sintesi la richiesta che stamattina ha portato gli operatori di esercizio a certificare, sulla apposita documentazione aziendale, le anomalie dei veicoli normalmente utilizzati.
Segue una nota congiunta a firma dei sindacati:

”Normalmente gli operatori aziendali si fanno carico di responsabilità, per garantire il servizio all’utenza, che non competono loro.
L’efficienza dei mezzi dovrebbe essere in capo alla società, ma troppo spesso si viaggia grazie al buon senso e alla responsabilità degli autisti.
Le aspettative nel cambio aziendale, tra CSTP e BIC, erano tante e le speranze di fornire un servizio adeguato, regolare ed in toto all’utenza con veicoli, “finalmente” dignitosi, si sono infrante nella realtà dei fatti.
I veicoli arrivati sono pochi e per la maggior parte usati (alcuni con difetti strutturali importanti) e pertanto non si riesce a offrire all’utenza il servizio che merita.
In riferimento alle dichiarazioni aziendali pubblicate sul sito ufficiale “Protesta Immotivata Autisti” siamo molto dispiaciuti, sorpresi e amareggiati.
Questi lavoratori, Prima con CSTP oggi con BIC, non si sono mai sottratti alle loro responsabilità, anzi, per garantire la sopravvivenza aziendale ieri ed un servizio dignitoso alle persone oggi si sono sempre assunti responsabilità che decisamente non competono loro.
Gli autisti non sono in sciopero e lo diciamo a voce alta, i lavoratori hanno segnalato in modo spontaneo le anomalie riscontate sui mezzi aziendali, con la documentazione fornita dalla società, e pertanto hanno motivato il fermo dei veicoli e sono rimasti, nel loro orario di lavoro, disponibili all’impiego su veicoli idonei.
Le scriventi OO.SS diffidano l’azienda a mettere in atto azioni illecite e intimidatorie nei confronti dei lavoratori che spontaneamente hanno segnalato guasti e anomalie dei veicoli a loro assegnati. Con grande senso di responsabilità le OO.SS. chiedono uno sforzo particolare all’azienda per provvedere alle riparazioni necessarie al ripristino delle normali attività facendo fede anche nel buon senso degli operatori di esercizio.”

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