Non ha risparmiato colpi già nei giorni di festa, costringendo a letto circa 6mila salernitani, pur tuttavia il picco è ancora lontano. Parliamo dell’influenza stagionale, la cui mannaia fatta da febbre alta, dolori articolari e muscolari, ma anche tosse e raffreddore, è lì per essere scaraventata sulla testa di anziani, adulti e bambini.
La Campania, insieme alle Marche e alla provincia autonoma di Trento, è sul podio delle regioni italiane maggiormente colpite. Lo si evince dall’aggiornamento del 2 gennaio 2020 del rapporto Influnet dell’Istituto superiore di sanità relativo alla 52esima settimana del 2019.
Ogni mille abitanti ce ne sono a letto poco più di 6. L’incidenza maggiore si riscontra tra i bambini nella fascia 0-4 anni, 12 ogni mille abitanti, seguiti da un’altra fascia pediatrica, quella 5-14 anni, con 9 casi ogni mille abitanti. Se la cavano meglio gli adulti, 5 casi ogni 1000 abitanti; 1,75 casi ogni mille abitanti nella fascia dai 65 anni in su.
Un dato che potrebbe variare nel giro di qualche giorno, quando sarà pubblicato quello relativo alla prima settimana del nuovo anno. La sorveglianza sentinella della sindrome influenzale InfluNet è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con il sostegno del Ministero della Salute. La rete si avvale del contributo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei referenti presso le Asl e le Regioni.
L’obiettivo è descrivere i casi di sindrome influenzale, stimarne l’incidenza settimanale durante la stagione invernale, in modo da determinare l’inizio, la durata e l’intensità dell’epidemia. Il contagio influenzale avviene entrando in contatto con le goccioline di saliva o di muco di una persona ammalata. I consigli, dunque, per limitarne la diffusione sono sempre gli stessi, ma è sempre utile ricordarli: evitare i luoghi troppo affollati, arieggiare gli ambienti di frequente, lavare spesso le mani. È consigliata un po’ di attività fisica. Particolare attenzione merita la dieta: le sostanze antiossidanti possono svolgere un ruolo importante nel proteggerci, tra queste ci sono la vitamina A e il suo precursore betacarotene, le vitamine del complesso B, la vitamina C e la vitamina E.
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