Botta e risposta a suon di comunicati stampa tra il sindaco facente funzioni di Pagani Anna Rosa Sessa ed il sindacalista FISAL Mimmo Merolla. Al centro del dibattito la vicenda dei 22 lavoratori della Pagani Servizi, i quali hanno ricevuto attraverso il voto dell’ultimo Consiglio comunale,  una proroga dei servizi per altri due mesi, in attesa di scoprire quale sarà il futuro della società e degli stessi lavoratori. La società partecipata, per conto del Comune, si occupa del controllo delle aree di sosta a pagamento e della manutenzione ordinaria del patrimonio immobiliare dell’Ente. Si fa sempre più concreta una fusione per incorporazione da parte della Pagani Ambiente e della Pagani Servizi, pomo della discordia tra Comune e Sindacalisti, quest’ultimi convinti che si andrebbe a creare una realtà simile a quella della Multiservizi. Il sindaco facente funzione ha ribattuto definendo fuorviante le esternazioni del sindacalista, sottolineando le differenze tra le due società. La Pagani Servizi opera o non opera, ha affermato Sessa, viene comunque pagata mensilmente ad un canone fisso ed inderogabile, con un costo annuo per il Comune di 1.150.000 euro a fronte di 240.000 euro di introiti certi. Infine, conclude il sindaco facente funzione, la società ha registrato perdite per 120.000 euro celate per mancata considerazione di fatture esistenti e non pagate. Trasferendo competenze ed i dipendenti all’Aspa e liquidando la Pagani Servizi, si potranno tutelare i lavoratori e garantire i servizi . Questa rappresenterebbe per ora l’unica soluzione visto anche lo stato di dissesto finanziario e l’impossibilità di finanziamento dei servizi in argomento. La Fisal risponde sottolineando che la Pagani Ambiente non ha mai prodotto le documentazioni richiesta e continua ad arruolare nuovo personale senza rispettare le previsioni di legge in materia. Merolla lancia un ultima stoccata sottolineando che della vertenza  se ne è discusso anche durante l’ultimo Consiglio Comunale alla quale il sindaco facente funzione non era presente.  Anche in questa sede il sindacato ha pubblicamente confermato le proprie perplessità circa i percorsi delineati di accorpamento dei servizi, ricevendo condivisione ed addirittura riconoscimento della necessità di un legittimo, sano e civile confronto tra le parti. Il sindacalista chiede quindi un nuovo incontro per far luce sulla vicenda

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