“Il gesto estremo di Seid non deriva da episodi di razzismo”. E’ la dichiarazione che i genitori del giovane talento nocerino hanno affidato a Telenuova, chiarendo in particolare che la lettera che in queste ore sta circolando su svariate testate giornalistiche è tratta da un post Facebook di quasi 3 anni fa. I genitori escludono con fermezza quindi ogni correlazione tra il gesto e la pista razzista, e arrivano a parlare di strumentalizzazione delle parole di Seid.

Il cuore dell’uomo è il mistero più grande. Don Andrea Annunziata ce lo ha ricordato nel saluto a Seid, nella chiesa di San Giovanni Battista a Nocera Inferiore. La lezione che siamo chiamati ad imparare è quella che ci vede impegnati nell’uscire dalle nostre solitudini. Se lo facciamo, potremo arginare il deflagrante potere del male di vivere che attenta alla vita. Oggi più di ieri. Fuori da ogni retorica e lontano dalla letteratura. Ci sono cuori fragili che implodono. Quello di Seid è stato uno di quelli. Non deve più accadere.

“Il suo colore era il colore di tutti e lui era di tutti i colori”, ha detto una di quelle mamme che lo sentono figlio. Qui razzismo e discriminazione non c’entrano. Di certo in ballo c’è la storia e ci sono le origini di Seid, ma non gli rende giustizia chi liquida con un comodo e retorico ricorso alla pelle nera un gesto che irrompe in una quotidianità in cui siamo soli anche in mezzo alla folla, in cui parliamo senza ascoltare e non condividiamo lo stesso linguaggio

Non è stato un caso il parallelo tracciato dal sindaco tra Seid e Natoly. Troppo spesso i giovani tendono al nichilismo. Aiutiamoli. Aiutiamoc

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