I numeri parlano chiaro: la povertà c’è e con il covid le richieste di aiuto sono aumentate, anche nell’agro nocerino sarnese. Oggi ricade la giornata 5° Giornata mondiale dei poveri ed emerge che il numero dei bisognosi ha subito un’impennata con la Pandemia. L’azienda consortile Agro Solidale segue, attualmente, fornendo il pacco alimentare, 200 famiglie nei comuni di Pagani e Sarno, 100 a San Valentino Torio e 130 a San Marzano sul Sarno. A Pagani, altri 286 nuclei familiari, sono assistiti dall’associazione No Aids Onlus. A Nocera Inferiore, grazie anche alle risorse ricevute, sono stati distribuiti dall’amministrazione Torquato buoni spesa a 850 nuclei familiari prima del Natale. L’assessorato alle politiche sociali retto dalla dottoressa Antonietta Manzo ha sostenuto gli stessi 850 nuclei familiari con buoni spesa anche prima di Pasqua.
E ulteriori 260 nuclei nel mese di aprile. Attualmente si è già provveduto a deliberare i criteri per buoni spesa, contributi fitto e per le utenze.
Anche il comune di Roccapiemonte assegna buoni spesa ai cittadini meno abbienti. Con la Caritas locale, attraverso il banco alimentare, c’è la distribuzione mensile di alimentari, con spesa straordinaria e regali (Pasqua, Natale e novembre con la spesa solidale). Sono circa 70/80 le famiglie coinvolte. Inoltre c’è la disponibilità di professionisti che con l’associazione Segnali di Vita di Loreta Ciancone seguono bisogni di qualsiasi natura.
A testimoniare l’impennata di richieste di sostegno anche l’azione attuata dalla Caritas diocesana di Nocera Inferiore – Sarno. Nel periodo caratterizzato dalla pandemia, tanti sono stati gli aiuti non solo strettamente di natura economica ma anche di supporto alla persona. Gli operatori hanno registrato, con la chiusura di attività commerciali e aziende, un aumento di povertà con famiglie che pur avendo un reddito non arrivano a coprire le spese essenziali del mese. La Caritas diocesana è intervenuta con sussidi economici, dal novembre 2020 a novembre 2021, aiutando circa 230 famiglie. Il 75% degli importi spesi è stato richiesto per sostenere la gestione della casa, più di 100 famiglie hanno chiesto un aiuto per il pagamento delle bollette (tra luce, gas e acqua), mentre sono 73 le famiglie che hanno chiesto un contributo per il pagamento dei canoni di locazione per le abitazioni. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di famiglie monoreddito. Il responsabile della caritas diocesana, Don Enzo Di Nardo, spiega che “Spesso, le famiglie in difficoltà, rimandano visite mediche specialistiche e controlli sanitari a pagamento. Anche in questo la Caritas ha dato il suo supporto, infatti nell’ultimo anno sono state richieste diverse tipologie di supporti socio-sanitario, in alcuni casi con l’accompagnamento di utenti fragili in strutture adeguate, in altri con l’acquisto di medicinali e apparecchi sanitari”.
Non è mancato il sostegno psicologico con circa 500 consulenze in un solo anno, svolte sia in presenza che a distanza.
“Attenzione anche alla povertà alimentare – spiega don Enzo Di Nardo – Sono ancora in tanti che nonostante gli ammortizzatori sociali e gli strumenti di contrasto alla povertà non riescono a garantirsi un pasto caldo e nutriente”. Per supportare tali situazioni sonosono diversi gli interventi messi in campo dalla Caritas diocesana. Dalla distribuzione dei pacchi alimentari alle parrocchie, grazie ai quali si raggiungono oltre 5.000 bisognosi, al sostegno alle mense parrocchiali attive sul territorio diocesano. Dallo scorso 1° novembre è stata attivata anche una “mensa d’asporto” presso il Centro Caritas diocesano, che quotidianamente fornisce 40 pasti.
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