"Come Presidente della Provincia e Presidente dell’Upi regionale non percepisco alcun compenso, mentre come Sindaco di Sarno ho rinunciato al 75% del mio stipendio, contrariamente ai consiglieri di minoranza, che continuano a percepire per intero il gettone di presenza". Così Giuseppe Canfora replica a chi lo accusa di ricoprire troppe cariche che non gli consentirebbero di essere presente in Comune. "Oltre al sottoscritto – sottolinea il primo cittadino di Sarno – , voglio ricordare ai nostri detrattori che due assessori non percepiscono l’indennità di carica, altri cinque hanno rinunciato al 50 per cento degli emolumenti  e i consiglieri di maggioranza non prendono più il gettone di presenza”.  Canfora si sofferma poi sulla doppia carica di Presidente della Provincia e di Presidente dell’Upi regionale. ” Ai più distratti – afferma – voglio ricordare che sono stato eletto Presidente della Provincia dai sindaci e dagli amministratori locali, frutto di una scelta non mia ma condivisa da tutti.  E se attualmente ricopro anche la carica di Presidente dell’Upi regionale non è per una mia scelta personale, ma per una decisione condivisa da tutti i presidenti di Provincia della Campania, che hanno voluto riconoscere alla Provincia di Salerno un ruolo guida per la sua estensione territoriale,  per la sua centralità nel contesto politico regionale e per il suo immenso patrimonio artistico-culturale- paesaggistico".

Canfora continua:" Se oggi alcune opere ferme da anni, come via Vecchia Lavorate,la cittadella scolastica, la variante di via Sarno-Striano, si sono sbloccate, è stato solo grazie al mio ruolo di Presidente contrariamente a chi, in passato, eletto consigliere provinciale nel centrodestra, ha occupato quella poltrona solo per un mero tornaconto personale". E aggiunge:"E’ vero, per dieci anni sono stato assente dalla scena politica sarnese, ma onestamente non mi sono perso niente. Ho ritrovato una città abbandonata a sé stessa. Ho ritrovato una ricostruzione ferma al 2001. Ho ritrovato un Puc senza Boeri, fatto oggetto di accuse gratuite dalla passata Amministrazione. Non mi risulta affatto che in tutto questo tempo, chi oggi si erge ad ambientalista da strapazzo, si sia speso più di tanto in battaglie ambientaliste per la tutela e la salvaguardia del territorio.  Dal primo giorno del nostro insediamento, abbiamo subito messo mano alla tante problematiche che attanagliano la nostra città. E tra le priorità abbiamo ridiscusso e modificato il Puc, rendendolo più ecosostenibile, grazie alle aree parco,ai parchi agricoli e innalzando il lotto minimo da 5 mila a 10 mila metri quadrati".

Canfora conclude:"Per quanto riguarda, invece, la vicenda dell’inquinamento di Rio Foce, voglio rassicurare ancora una volta le mamme e i cittadini di Foce, che lunedì mattina alle 9 riceverò in Comune, che questa Amministrazione sta facendo tutto il possibile per fermare gli ecocriminali con denunce e provvedimenti. La passata Amministrazione ha avvicendato vari assessori ma non ha mai prodotto alcun miglioramento all’ambiente.  Invito chi oggi si erge ad ambientalista da strapazzo a recarsi in Procura, come ho fatto io, a denunciare chi inquina abusivamente. Perché gli ecocriminali non si fermano con le chiacchiere o per un mi piace in più, ma denunciando i fatti alla magistratura. Oggi,  grazie alla normativa introdotta dal governo Renzi, i reati contro l’ambiente sono perseguibili penalmente e non più solo con ridicole, contenute sanzioni amministrative”.

 

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