"Il governatore Vincenzo De Luca risolva la matassa del Pip". Il grido d’allarme arriva da Angelo Matrone, ex consigliere comunale di Fratelli d’Italia. "Ci sono imprenditori che hanno creduto in quel Piano, tanto da indebitarsi, per non parlare di chi si è visto espropriare i terreni. Non possiamo sempre fare i conti con un bollettino di guerra, che ci lascia solo macerie al posto dello sviluppo". Da qui la richiesta al presidente della Regione Campania e ai commissari ministeriali che guidano il Comune. "Bisogna attivarsi per intercettare i fondi necessari ad avviare le opere di urbanizzazione del Pip. Qui serve l’aiuto di tutti, nessuno escluso. I parlamentari salernitani portino la questione all’attenzione del Governo, i consiglieri regionali sensibilizzino De Luca. Qui, sul territorio, possiamo fare poco se non c’è davvero qualcuno che ci aiuta a venire fuori da questo fallimento”.

Secondo Matrone, ragionare sul Pip può evitare il default all’Ente. “Quei 32 milioni di euro segnati in rosso nel bilancio comunale pesano davvero come un macigno sul futuro dei prossimi dieci anni. Gli scafatesi non meritano di subire questo, di ritrovarsi tariffe di servizi più alte per pagare errori non commessi. Ecco perché la politica, sottoscritto compreso, deve fare squadra. Questo a prescindere dalle differenze ideologiche. Solo così possiamo restituire ai cittadini qualcosa di concreto”.angelomatrone2

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