I tempi sono ormai maturi per cominciare una legittima battaglia ed assumersi tutte le responsabilità, per diventare padroni del proprio destino e, come un buon padre di famiglia, fare il bene dei propri figli. Questa azienda tanto ha dato alla Città e tanto merita di essere da questa ricambiata. Lo scrivono i lavoratori del cantiere Se.t.a. di cava de’ Tirreni in una lunga nota in cui dicono che in un momento di difficile congiuntura economica e di crisi occupazionale, le maestranze metelliane <<ritengono che prendere delle decisioni in maniera azzardata e senza il dovuto confronto con le parti sociali coinvolte rappresenti un grave errore e un danno enorme per la società e per il suo personale, oltre che per la collettività cittadina.
<<Risulta opportuno e doveroso – scrivono i lavoratori del cantiere Seta- ricordare a tutti che il Comune di Cava de’ Tirreni, grazie al lavoro di qualità ed elevata professionalità svolto dalla Se.T.A. SpA nel settore dell’Igiene Urbana, dall’inizio della sua attività, ha raggiunto ragguardevoli obbiettivi e traguardi in termini di gestione dell’emergenza rifiuti e di raccolta differenziata. Uno per tutti la percentuale del 65% di R.D. del 2011.
La messa in liquidazione della società o anche la risoluzione del contratto in essere con il Comune di Cava de’Tirreni avrebbe come unico risultato quello di decretare la fine della società, vanificando 15 anni di storia
<<I dipendenti della Se.T.A. di Cava de’Tirreni – dicono nella missiva -. questo non possono permetterlo. È arrivato il momento di alzare la testa perché si rischia di seppellire una realtà come la Se.T.A. Una realtà che i cittadini cavesi apprezzano e sostengono. Un sostegno meritato, poichè il personale Se.T.A. ha sempre dimostrato senso di abnegazione per il proprio lavoro e amore per la Città. A dimostrarlo sono i fatti e non le parole. Nonostante i ritardi, negli ultimi tempi anche di alcuni mesi, nel pagamento degli emolumenti mensili, i dipendenti hanno continuato a garantire il servizio con puntualità, senza alcuna forma di protesta, solo ed eslcusivamente nell’interesse della collettività.
Il recente evolversi degli eventi, però, fa pensare che i dipendenti del cantiere di Cava de’Tirreni si siano fidati troppo ed a torto dell’Amministrazione comunale. Basti pensare che una richiesta di incontro inoltrata dai RAS di cantiere, il 17 febbraio, agli amministratori, ai componenti del consiglio comunale ed ai tecnici dell’Ente, a tutt’oggi risulta ancora inevasa.
A questo punto non si può che rivolgere un appello a tutti.
Forse il silenzio osservato fino ad oggi dai lavoratori Se.T.A. di Cava de’ Tirreni è stato valutato come segno di stupidità, di ignavia, o, addirittura, come sottomissione a qualsiasi decisione calata dall’alto. Se così è, non si mancherà di dimostrare che si tratta di una errata interpretazione. Le maestranze Se.T.A. dicono “BASTA”, e faranno sentire la propria voce e le proprie ragioni.

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