La perseverante attività dei militari dei  Reparti Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, a seguito del controllo di 30 aziende dislocate sul territorio nazionale, ha portato:

·         in Piemonte e Val d’Aosta alla contestazione di svariate anomalie amministrative nell’ambito dell’etichettatura e della rintracciabilità;

giungendo al sequestro di:

·         in provincia di Campobasso, 109.000 uova per carenza di elementi utili per risalire alla provenienza del prodotto;

·         in provincia di Avellino, 3 quintali di latte di bufala privi di rintracciabilità e denunciata  1 persona per irregolare esercizio dell’attività produttiva;

·         in provincia di Napoli, 95 bottiglie contenenti limoncello poiché mancanti degli elementi essenziali per risalire alla provenienza del prodotto;

·         a Sorrento (NA),  1 quintale circa di succo di limone congelato sprovvisto di elementi relativi alla rintracciabilità;

·         in provincia di Salerno,  4 quintali di limoncello e liquori a base di limone evocanti prodotto DOP/IGP;

·         in provincia di Brindisi, 6 quintali di prodotti ortofrutticoli privi di rintracciabilità;

·         in provincia di Catania e Reggio Calabria, 3.420 uova, 224 vasetti di marmellata,  37 scatole contenenti un totale di 555 kg d’arance a falso marchio di tutela, 2.160 cartoni con logo IGP e 11.000 sacchetti di succo di limone e arancia rosse congelati con marchio DOP riportato in etichetta,  denunciata  1 persona per frode in commercio;sequestro-alcol-agenzia-delle-dogane-526465.610x431

Nel corso delle attività summenzionate rilevate sanzioni per un totale di 36.342,67 euro.

L’indefessa attività preventiva dell’Arma a salvaguardia della sicurezza degli italiani, nei primi mesi del 2018, ha portato al sequestro di oltre 45 tonnellate di prodotti agroalimentari (conserve, confetture, polpa di pomodoro, caffè , dolciumi, succhi e altro), 6.770 litri di bevande alcoliche e circa 166  quintali di alimenti evocanti DOP e/o IGP (sughi, salumi, formaggi, paste ripiene e agrumi) e sanzioni per oltre 123.000 euro.

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