Tanti scambi, giocatori a costo zero, ingaggi più bassi, solo i goleador hanno continuato a mantenere un costo più alto. Ma per loro è normale, possono cambiare le sorti di una squadra, di un campionato, trasformando anche una squadra normale, in una possibile sorpresa. Niente voti stavolta, abbiamo diviso le 20 compagini del girone C della nuova Lega Pro unica in quattro fasce da cinque. La prima con le formazioni che, sulla carta, dovrebbero lottare per la promozione diretta. La seconda con i team che possono scattare bene o essere la sorpresa del girone. La terza che è una sorta di limbo, formazioni che possono spiccare il volo oppure cadere giù rovinosamente e la quarta e ultima fascia, con gruppi che dovranno sudare per conquistare la salvezza.

Cominciamo dalla prima fascia. Benevento, Casertana, Catanzaro, Lecce, Salernitana. Rigorosamente in ordine alfabetico. I sanniti ci provano anche quest’anno. Alfageme, Marotta, Eusepi, bastano questi tre per far capire le ambizioni dei Vigorito? I falchetti con Mancosu  giunto proprio dal Benevento, Carrus e Cissè gli altri colpi grossi. Il Catanzaro di Moriero ha ritrovato l’idolo Kamara e punta sulla voglia di rivalsa di Barraco. Squadra di categoria ben costruita. Le ultime due sono forse le vere favorite. Lecce con Moscardelli, l’ex Napoli Mannini, Carrozza, Della Rocca, e chi più ne ha più ne metta. Lotito ha piazzato colpi importanti a Salerno. Gabionetta, Calil, Negro, Lanzaro, Giandonato. Sarà una bella lotta.

Seconda fascia. Barletta, Cosenza, Juve Stabia, Matera e Reggina. Qualche nome. Biancolino e Floriano, Radi e Stendardo, Sesia a Barletta può stupire. Sasha Cori, Tortolano tra i prospetti super in terra silana. Le vespe stabiesi speravano nel ripescaggio in B, non avvenuto, potrebbe esserci una sorta di aspetto negativo sotto l’aspetto psicologico. Restano comunque l’esperienza di Pancaro in panchina, quella di Caserta in mediana, senza dimenticare Ripa e La Camera. il Matera si affida ad Auteri e ad una compagine rivoluzionata rispetto al torneo di Serie D, Madonia, Coletti e Cuffa però possono far la differenza. La nobile decaduta è sicuramente la Reggina. Il presidente Foti si affida ai giovani, ma Cozza avrà il suo bel da fare.

In terza fascia Aversa, Foggia, Lupa Roma, Messina, Paganese. Novelli ha una buona squadra, De Vena, Capua e Pippa sono giocatori interessanti, a Foggia Cavallaro, Bollino, Forte e Gerbo rappresentano un poker niente male. La Lupa con Testardi, Frabotta dal Frosinone e altri giovani importanti può rappresentare una sorpresa. Il Messina ha dalla sua Sasa Bjelanovic e un blasone da rinverdire. Alla Paganese manca il centravanti dal grilletto facile, si spera nell’esplosione di Malcore ed Herrera, ma la difesa è tra le migliori con Bocchetti, Armenise e Schiavino, cui si è aggiunto il bravo portiere Casadei.

Ultima fascia, sempre in ordine alfabetico con Ischia, Martina, Melfi, Savoia e Vigor Lamezia.

Gli isolani potrebbero far parte anche della terza fascia, da Ciotola e Cruz ci si aspetta tanto. Il Melfi ha puntato sulla continuità, inserendo qualche giovane in prestito, gli oplontini di Bucaro sono una incognita, tanto possono far bene, quanto partire dai blocchi con difficoltà, la squadra manca di qualcosa in ogni reparto. Quasi non giudicabile il Martina, che non si è affatto rinforzato, mentre la Vigor Lamezia di Erra parte con molti dubbi e tante speranze. Salvezza unico obiettivo.  

Giuseppe Della Morte

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