Il rischio di rincari alla Tari chiede che tutti i residenti a Nocera Inferiore facciano uno sforzo in più. “Ora massima responsabilità per tutti”: ad affermarlo è il consigliere comunale del Partito democratico Vincenzo Stile. “Conferiamo in modo esatto rispettando giorni e colori delle buste, evitando la formazione dei cumuli, e cerchiamo di ridurre al minimo la quantità di secco indifferenziato cercando di separare ulteriormente i materiali”, ha scritto in un post su Facebook il presidente della commissione consiliare sanità. È innanzitutto battaglia alla formazione dei cumuli, che rendono il materiale indifferenziabile inficiando sui costi. “Separare i rifiuti ci fa guadagnare”, ha aggiunto Stile.

Il rischio di un nuovo ruolo TARI si potrebbe correre nel caso il Comune fosse costretto a ricorrere a siti alternativi per il conferimento della frazione secca, così come deliberato dalla giunta che ha autorizzato il dirigente del settore territorio e ambiente, Antonio Fontanella, a intraprendere iniziative straordinarie di smaltimento.

Attività che potrebbero costare fino a centouno euro in più per ogni tonnellata di indifferenziato. In caso di blocco all’impianto provinciale ci si potrà rivolgere a strutture private che però non garantiranno lo stesso trattamento economico. Nella delibera si mette in conto un passaggio da 149 euro a tonnellata a 250 euro. Infatti, l’unica società disponibile ad accogliere la richiesta d’aiuto nocerina, a questo prezzo, è di Eboli. Nulla è definito perché finora, nonostante i grossi disagi delle prime settimane di agosto, non si è mai conferito ad un impianto diverso da quello battipagliese gestito dalla società provinciale Eco Ambiente. Nella delibera si dà disposizione al servizio di avvocatura comunale di provvedere anche al «recupero coattivo delle maggiori spese sostenute dall’ente in riferimento alla fattispecie nei confronti dei soggetti che ne abbiano prodotto causa».

Salvatore d’Angelostile_n

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