23esimo giorno di sciopero della fame per Mario Vitolo, anziano di Pagani. L’uomo convive con il dramma dell’unico figlio, Luigi, detenuto con l’accusa di omicidio (di Ernesto Porpora, Pagani 2009). Ha iniziato lo sciopero della fame perché ritiene che suo figlio sia innocente. “Lo faccio per mio figlio e lo faccio per quanti hanno vissuto e vivono situazioni infamanti come questa”, aveva spiegato l‘anziano padre nelle settimane. Ieri una missiva al procuratore Giancarlo Izzo. "Faccio appello alla sua deontologia professionale per chiedere di considerare la mia richiesta di essere sentito per avere un riscontro". 

 

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