E’ stato firmato nel pomeriggio di ieri, 13 febbraio, a Napoli, nella sede della Regione Campania a palazzo Santa Lucia, un importante accordo tra Cgil Cisl e Uil e il Governatore Vincenzo De Luca, Commissario ad acta della sanità, sul precariato, sull’attivazione di 4 tavoli tecnico-politici sul comparto sanitario e sulla sanità privata. Nello specifico, per quanto attiene la sanità pubblica, ci si è impegnati ad avviare in maniera concreta ed uniforme le procedure per la stabilizzazione dei lavoratori e per il definitivo superamento del precariato e per attivare ogni azione atta a superare gli effetti del blocco del turn over imposto per garantire i livelli essenziali di assistenza. Per la questione della sanità privata accreditata le parti hanno rafforzato la necessità di riequilibrare il rapporto pubblico-privato attraverso l’applicazione di regole certe per gli accreditamenti, con un impegno preciso da parte della regione al fine di organizzare un tavolo triangolare con organizzazioni sindacali e associazioni datoriali per la soluzione dell’una tantum relativa agli arretrati non ancora erogati per il periodo 2006-2010. Per il completo monitoraggio di tutte le parti dell’accordo, ci si è impegnati ad attivare specifici tavoli tecnici entro la fine di febbraio.
“Sono anni che si aspettava un chiaro e definitivo cambio di tendenza nell’affrontare le questioni della sanità – afferma Pietro Antonacchio segretario generale della Cisl Funzione Pubblica di Salerno – poiché negli ultimi anni, benché il comparto di settore drenasse circa il 70% del bilancio della regione, le relazioni sindacali sono state nulle se non del tutto assenti. L’impegno del Governatore mostra un cambio di passo. Sta alle associazioni di categoria mostrare di essere validi interlocutori nell’affrontare e dare soluzioni alla complessità delle dinamiche e delle problematiche del settore sanitario”.
“Sono circa 11 anni che le categorie dei lavoratori della sanità privata chiedono il riconoscimento del loro valore professionale – dichiara Antonio De Sio, coordinatore del settore – non solo con il riconoscimento degli arretrati contrattuali, ma soprattutto attraverso la eliminazione del dumping contrattuale che inoltre genera e degenera addirittura nella concorrenza sleale con applicazione di contratti non sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil ma da altre sigle spesso addirittura inesistenti. Era ora che si cominciasse a fare pulizia e far rientrare nella norma i contratti di lavoro applicati per tutelare maestranze e utenti. Speriamo che a tale difformità si ponga un definitivo argine a tutela della professionalità degli addetti e della qualità dell’assistenza”.
“Il valore dell’intesa sottoscritta – aggiunge Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl di Salerno – sta nel fatto che si dà coerenza al percorso delineato con il patto per la Campania, riconoscendo al sindacato confederale una capacità propria di proposta sui temi più importanti che attengono alla vita dei cittadini campani: il lavoro, lo sviluppo economico e la qualità della salute. Il confronto proseguirà nei prossimi giorni sugli strumenti di politica industriale e di sviluppo, capaci di produrre nuova occupazione per i tanti giovani e non giovani disoccupati, rendendo attraibili a nuovi investimenti i contesti territoriali della nostra regione e, per quanto ci riguarda, la provincia di Salerno”.corsia
 
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