Il 1998 segna per Sarno e per la sua storia una data chiave, traccia una linea di discrimine. Anche per la nascita della Fondazione Avis di cui è presidente Donato Pellegrino. Fitto il calendario di appuntamenti programmato per il quindicinale, con la festa del donatore all’insegna del gemellaggio Avis comunale Sarno-Avis comunale Termoli. L’appuntamento è per domenica 21 settembre. Si comincia con il rituale del raduno delle consorelle in Piazza Cinque Maggio. E’ da lì, poi, che partirà il corteo destinato ad attraversare le principali strade della città. I volontari passeranno per Via Matteotti, Via Lanzara, Piazza Croce, Via Laudisio, Via Fabbricatore, Via De Liguori, Piazza Caduti (onore ai caduti con la corona di alloro), Via Matteotti, Corso Amendola. Alle 11 è prevista la partecipazione alla Santa Messa nella chiesa di San Francesco. Alle 12, nell’aula consiliare di palazzo San Francesco la consegna delle benemerenze. Si chiude con il pranzo sociale in un noto locale di Foce. I soci Avi possono ritirare i ticket d’ingresso gratuito alla sede di via Pedagnali, tutti i giorni dalle 16 alle 20 dal 7 al 15 settembre. L’Associazione Volontari Italiani del Sangue conta oltre un milione di volontari che donano gratuitamente e periodicamente sangue, emocomponenti ed emoderivati. Lo Statuto su cui si fonda AVIS è dettato dai primi tre fondamentali articoli: l’associazione è apartitica, aconfessionale, senza discriminazione di razza, sesso, religione, lingua, nazionalità, ideologia politica ed esclude qualsiasi fine di lucro: è – oltre che dai donatori – anche da persone che, non potendo per motivi di inidoneità a donare, collaborano gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione. Scopo dell’associazione è quello di andare incontro alla crescente domanda di sangue, oltre che avere donatori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute e donare sangue in caso di necessità. Oggi l’AVIS è uno dei garanti del sangue in Italia poiché rappresenta chi mette a disposizione la materia prima base del funzionamento e l’autosufficienza del sistema trasfusionale nazionale. Inoltre, riafferma la centralità e il ruolo attivo del donatore nel "sistema sangue" e si fa promotrice di una nuova cultura della donazione e del volontariato e di una moderna ed efficiente gestione della politica trasfusionale. L’AVIS è presente su tutto il territorio nazionale con una struttura ben articolata, suddivisa in oltre tremila tra sedi comunali, provinciali, regionali e l’AVIS Nazionale, il cui organo principale è il Consiglio Nazionale. E’ un ente privato con personalità giuridica e finalità pubblica e concorre ai fini del Servizio Sanitario Nazionale in favore della collettività. Fonda la sua attività istituzionale ed associativa sui principi costituzionali della democrazia e della partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e strumento insostituibile di solidarietà umana.

Patrizia Sereno

 

 

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