Personale della Polizia di Stato appartenente alla Squadra Anticrimine del Commissariato di 
Pubblica Sicurezza di Battipaglia, nell’ambito di una complessa ed articolata attività 
investigativa finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, 
procedeva alla denuncia di due persone straniere resesi responsabili del reato di truffa 
perpetrato attraverso un attacco informatico del tipo “man in the middle”.
Un commerciante della zona denunciava di aver effettuato erroneamente tre bonifici in 
quanto indotto in errore da ignoti che avevano alterato i codici Iban riportati in fatture inviate 
per e-mail da alcuni clienti. 
Il denunciante aveva eseguito tre bonifici sui codici Iban presenti nelle fatture ricevute 
sull’e-mail aziendale, dando per certa l’autenticità dei dati riportati. 
Soltanto successivamente, dopo essere stato sollecitato al pagamento dai creditori, verificava 
che sulle fatture pervenute erano stati modificati i codici Iban, inducendolo così a eseguire i 
bonifici su conti correnti che non corrispondevano ai reali destinatari ma a coloro i quali 
avevano organizzato la truffa nei suoi confronti.
Si accertava inoltre che l’utente aveva subito un attacco informatico per cui qualcuno, 
segretamente, aveva alterato ritrasmettendo in tempo reale le e-mail intercorse fra lui ed i
creditori che credevano di comunicare direttamente fra loro.
I bonifici venivano dirottati su codici Iban riconducibili ai truffatori, identificati per un uomo 
S.C.A. e una donna P.V., entrambi di nazionalità rumena, che sono stati denunciati 
all’Autorità Giudiziaria, per i reati di truffa ed accesso abusivo al sistema informatico.La presentazione della seconda edizione della campagna educativa "Una Vita da Social", organizzata dalla Polizia di Stato davanti al Quirinale  a Roma, 13 gennaio 2015. ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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