Oggi, nell’ambito della attività investigative coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno e finalizzate a contrastare il fenomeno delle truffe ai danni degli anziani, il personale delle Compagnie Carabinieri di Amalfi e Battipaglia hanno fato esecuzione a due ordinanze cautelari, emesse dal Gip del tribunale di Salerno nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di sei episodi criminosi verificatesi negli scorsi mesi a Praiano Tramonti e Bellizzi.

 

In particolare, personale della stazione dei carabinieri di Positano, unitamente a personale della Compagnia di Amalfi, ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di M.S., classe 1986, e della misura dell’obbligo di firma nei confronti di A.A., classe 1991, e A.A., classe 1989. Ad essi viene contestato di aver consumato, due truffe e di averne tentata una terza ai danni di tre anziani di Praiano e Tramonti, quando dopo averli contattati telefonicamente e fingendosi prima un corriere e poi il nipote riuscivano a farsi consegnarle ingente contante per la consegna di un pacco contenente materiale tecnologico acquistato online del presunto nipote, poi rivelatosi ovviamente vuoto. Dal primo anziano riuscivano a farsi consegnare la somma di 100 euro mentre dal secondo a più riprese riuscivano ad ottenere oltre 4.000 euro.

Contestualmente, personale della Compagnia carabinieri di Battipaglia agli ordini del maggiore Erich Fasolino ha tratto in arresto il 21enne A.S., in esecuzione dell’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari, poiché indagato per concorso in truffa, commessa lo scorso 28 giugno 2016, ai danni di una 87enne di Bellizzi, con lo stesso modus operandi già descritto. Secondo le indagini degli inquirenti, il truffatore si presentava, preannunciato telefonicamente da un complice spacciatosi per il nipote dell’anziana, come il postino incaricato alla consegna di un pacco, convincendo l’anziana a farsi corrispondere nella stessa giornata, in tre momenti differenti, la somma complessiva di 6.000 euro. Il giorno seguente e il 5 luglio, l’anziana riceveva tre identiche chiamate nelle quali le venivano chiesti contanti per 10.000 e 5.000 euro, ma questa volta in modo infruttuoso perché la donna riusciva a contattare i propri congiunti e ad avvisare i carabinieri della stazione di Bellizzi. I militari fermavano e identificavano A.S. nei pressi dell’abitazione dell’anziana, che lo ha riconosciuto come il corriere a cui aveva precedentemente consegnato il denaro._Erich_Fasolino

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