Si discuterà lunedì 11 dicembre, alle 12 presso gli uffici dell’Ormel di Napoli, della richiesta di attivazione degli ammortizzatori sociali per i 54 operai dell’azienda Artecarta, la ditta di Scafati andata completamente distrutta nell’incendio doloso avvenuto lo scorso 14 novembre. A darne notizia è Luigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale, che, insieme ai consulenti dell’azienda di via Ferraris, prenderà parte all’incontro insieme ai consulenti dei titolari della ditta dell’Agro nocerino sarnese. L’appuntamento, previsto per il 7 dicembre, è stato posticipato dopo il lutto che ha colpito la famiglia Cascone, proprietaria dello stabilimento, per la perdita del fondatore della fabbrica, il 65enne Alfonso. “Sicuramente non è un momento positivo per i lavoratori e gli imprenditori che nell’Artecarta hanno investito tutto il proprio sapere e ora guardano con rabbia quel che resta del capannone di via Ferraris”, ha spiegato Vicinanza. “Tuttavia, si proverà a ripartire con l’aiuto dello Stato, che in meno di un mese ha attuato un tavolo tecnico per attuare la cassa integrazione che, speriamo parta prima delle festività natalizie. Sarebbe un bel segnale, di un’Italia che vuole aiutare chi è in difficoltà”.

 

Il sindacalista, intanto, plaude anche alla decisione del Comune di Scafati, che ha avviato l’iter per gli sgravi fiscali da applicare agli industriali che nell’incendio hanno subito un danno da 5 milioni di euro. “Ho saputo che le istanze pervenute in Municipio lo scorso 24 novembre, da parte della famiglia Cascone, per la sospensione di tutti i tributi comunali dal giorno dell’incendio, sono attualmente in corso di istruttoria. Mi fa piacere che il prefetto Gerardina Basilicata, capo della Commissione prefettizia, abbia subito attuato misure importanti per gli operai colpiti. Ora attendiamo, in tempi brevi, la costituzione del tavolo tecnico con i responsabili degli uffici comunali, i rappresentanti degli enti competenti e gli interessati per verificare le procedure necessarie a consentire la ripresa dell’attività lavorativa in tempi celeri, così come auspicato anche dal prefetto di Salerno, Salvatore Malfi”.

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