Settecento persone incantate, meravigliate, affascinate, sorprese dinanzi alla bellezza di quei fasci di luce prima ancora che per quegli ologrammi in versione 2.0 che narrano la storia del monumento simbolo di Ravello. È stato un vero successo il primo weekend di “Villa Rufolo Mille anni di Magia”, lo spettacolo di mapping e proiezioni ologrammatiche messo su, per il secondo anno consecutivo, dalla Fondazione Ravello. La formula è quella consolidata: attraversare gli ultimi mille anni di storia della Città della Musica grazie alle nuove tecnologie riscoprendo i miti che hanno fatto grande Ravello e Villa Rufolo, da Wagner a Reid, da Boccaccio a Escher. Un connubio di musica, arte e poesia illustrato da un anfitrione fuori dagli schemi, il fantasma di Lorenzo Rufolo.  “Nel tardo pomeriggio siamo saliti sulla Torre e stasera abbiamo visto questo spettacolo. Un 25 aprile davvero irripetibile” dicono due coniugi romani in vacanza in Costiera che hanno colto al balzo l’occasione. Sono stati tanti anche i turisti stranieri che hanno potuto godersi lo straordinario viaggio a ritroso nel tempo seguendo la narrazione in lingua inglese grazie a dei riproduttori digitali. Migliaia poi le foto e i video caricati sui social accompagnati da commenti entusiasti, a conferma del gradimento che l’iniziativa sta riscuotendo. A fare la parte del leone, i giardini trasformati nelle creazioni visionarie di Escher e la Torre Maggiore, finalmente liberata dalle impalcature, che crolla in un pulviscolo cromatico e si ricompone e si trasforma in fontana, in una pioggia d’acqua che accarezza le fanciulle fiore del giardino di Klingsor, ovviamente sulle note di Wagner. Il fiume di immagini caricate dagli utenti-spettatori, ha invaso la rete trasmettendo al mondo la magia di Ravello ingoiata nella positività della comunicazione globale che va ben oltre le previsioni e, soprattutto ben oltre ogni possibile manipolazione di parte. Lo spettacolo si ripeterà tutte le sere fino al 24 maggio. 

 

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