Ha pianto a singhiozzi, fino ad arrivare a non avere neanche più la forza di reagire, ma nonostante ciò nessuno degli indagati si è astenuto dall’abusare di lei. Un incubo durato circa un’ora – dalle 21.06 alle 22.02 – quello vissuta dalla sedicenne di Sarno stuprata a San Valentino Torio da cinque minori, tutti di un’età compresa tra i quindici ed i diciassette anni. La ragazza ha raccontato di essere stata invitata da due dei cinque minorenni a seguirli nei garage con il pretesto di parlare. Lei si è rifiutata, ma a quel punto è stata portata con la forza. Qui si è consumata la violenza, una violenza definita “selvaggia” in un passaggio dell’ordinanza di convalida di arresto firmata dal gip del tribunale per i minori di Salerno Maria Rosaria Minutolo. “E’ una ragazza di facili costumi”, hanno provato anche a difendersi così gli indagati. Ma per il gip “A parte l’assoluta e riprovevole gratuità di tale affermazione la circostanza sarebbe, comunque, palesemente irrilevante”. Inoltre alcuni di loro, in sede di udienza di convalida, hanno cercato di avvalorare la tesi di un rapporto consensuale. Per i cinque ragazzi (difesi dagli avvocati Emma Ragosta e Renato Conti; Cosimo Vastola; Valentina Miranda; Andrea Miranda; Nicola Cicchini e Gaetano Pedone) è stato disposto il carcere minorile.  Sussiste – secondo il gip – per la “spiccata capacità criminale dimostrata”, il pericolo di reiterazione, vi sarebbe “il concreto pericolo che possano commettere reati della stessa specie”. Ma non solo: vi sarebbe anche “il pericolo di inquinamento delle prove, attraverso pressioni sulla ragazza al fine di indurla a ritrattare, anche parzialmente, le sue dichiarazioni”. 

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