L’obiettivo è salvaguardare le potenzialità dell’ospedale di Nocera. La mobilitazione è generale. In campo non solo i vertici ospedalieri e i sindaci, ma anche le organizzazioni sindacali degli infermieri e dei medici. Andrea Lupi, dirigente medico e rappresentante aziendale della Cisl, ha chiesto l’autorizzazione per l’uso della sala Colella per il prossimo 9 gennaio per tenervi una riunione a cui parteciperanno le altre sigle sindacali e i sindaci del territorio. Si discuterà dell’attribuzione di Dea di secondo livello. Attive anche le organizzazioni provinciali Cgil, Cisl e Uil che hanno chiesto “maggiore dignità” per il presidio di Nocera. Sulla scena, però, è arrivato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Per il momento, ha detto, gli ospedali di tutta la regione non potranno essere certificati in maniera diversa, insomma, tutto resta come è oggi perché al ministero della Salute hanno voluto adottare il piano ospedaliero così com’è. Il vero problema è che in Campania abbiamo un surplus di strutture complesse, circa una sessantina. Dovranno essere ridotte entro il 2019. Nel frattempo gli ospedali dell’Agro nocerino sarnese saranno potenziati.

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