Omicidio Vassallo, torna in libertà il Colonello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, coinvolto nell’inchiesta della Procura di Salerno sull’omicidio del sindaco-pescatore Angelo Vassallo. A distanza di otto mesi dal provvedimento di carcerazione, Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza con cui il gip di Salerno ha disposto misure cautelari nei confronti di 4 indagati: tornano in libertà tutti gli indagati .Oltre all’ufficiale, i provvedimenti del giudice hanno riguardato l’imprenditore Giuseppe Cipriano, l’ex pentito Romolo Ridosso e l’ex carabiniere Lazzaro Cioffi, per il quale pure sono cadute tutte le accuse, ma che rimane in carcere in quanto sta scontando un residuo di pena per altre condanne. A pesare nella decisione del Riesame potrebbero essere state le contraddizioni nelle quali sono caduti gli ex collaboratori di giustizia e cosi crolla il castello accusatorio che indicava nei quattro indagati i partecipanti all’organizzazione dell’omicidio del sindaco di Pollica e del successivo depistaggio delle indagini. “E’ una vicenda che non puo ‘ non far riflettere sull’uso della custodia cautelare e sulla valorizzazione delle indagini difensive che il legislatore ha invece correttamente disciplinato – ha avuto modo di dichiarare l’avv. Giovanni Annunziata- c’è il il rammarico per l’esito che sarebbe stato questo se si fossero ascoltate e prese nella dovuta considerazione le indagini della difesa depositate già nei primi giorni dopo l’applicazione della misura cautelare. E’ importante precisare che Cipriano già nel 2018 ha smentito le dichiarazioni del collaboratore di giustizia che sosteneva di essere stato a casa di Cipriano ad Acciaroli due giorni prima dell’omicidio,dimostrando che la casa in oggetto era stata presa in fitto nell’anno 2009 e non nel 2010. Cipriano ha sempre confermato e ribadito questa circostanza e sebbene la difesa avesse subito dopo l’ordinanza applicativa della misura cautelare effettuato numerose indagini difensive a sostegno di tale circostanza anche attraverso acquisizione documentale presso il comune di Pollica si è dovuto attendere un provvedimento della cassazione che ha addirittura demolito i vari indizi di colpevolezza a carico di Cipriano, di fatto indebolendo fortemente l’ipotesi accusatoria” –ha concluso l’avv. Annunziata.
