La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione, in Mercato San Severino (SA) e
Roccapiemonte (SA), ad un decreto di sequestro emesso dalla Sezione Riesame e Misure di
Prevenzione del Tribunale di Salerno, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica di
Salerno e del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, avente ad oggetto società, beni
immobili e disponibilità finanziarie ritenute nella titolarità o nella disponibilità di un imprenditore di
Mercato San Severino.
Il decreto di sequestro è stato emesso all’esito delle risultanze della complessa attività
investigativa condotta dalla Sezione DIA di Salerno finalizzata alla ricostruzione del profilo di
pericolosità sociale sia generica (dal 2009 al 2021), che qualificata (dal 2015 al 2017) del "proposto"
(art. 4, comma 1, lett. a e c), del D. Lgs. 159/2011), riconosciute entrambe sussistenti dal Tribunale
di Salerno.
Il proposto, infatti, è indiziato di appartenere all’associazione camorristica denominata "clan
Desiderio", operativa sul territorio della Valle dell’Irno, ed è stato ritenuto, per condotta e tenore di
vita, sulla base di elementi di fatto segnatamente costituiti dalle risultanze investigative di un
procedimento penale iscritto nei suoi confronti per reati fallimentari, che viva abitualmente, anche in
parte, con i profitti di attività delittuose.
Il sequestro di prevenzione, in seguito all’accertamento della sproporzione tra il patrimonio di
fatto disponibile e la posizione reddituale, ha riguardato un opificio, due interi compendi aziendali
operativi nel settore degli allestimenti e noleggi di attrezzature per l’organizzazione di fiere ed eventi,
una ditta individuale operante nel settore della ristorazione, quote di un fondo pensione e buoni
postali.
Il valore complessivo del sequestro è stimabile in circa 2.5 milioni di euro.
Si rappresenta che il provvedimento è ovviamente suscettivo di impugnazioni e le accuse così
formulate saranno sottoposte al vaglio del giudice nele fasi ulteriori del procedimento.
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA VICARIO