14 mesi dopo il ritrovamento, in un garage di Pagani, di un vero e proprio arsenale , arriva  il responso delle indagini scientifiche dei Ris su quel materiale, che  inchioda alle loro responsabilità i presunti appartenenti alla gang, composta per lo più da paganesi, che, con quegli oggetti avrebbero messo a segno alcuni assalti a furgoni portavalori – compreso quello del settembre 2011 nei pressi della galleria del Seminario, sulla Na-Sa. In particolare su uno zuccotto di lana sarebbe stato trovato un capello riferibile ad Antonio Cascone, 30enne incensurato di Pagani, titolare di un lounge bar a Cava dei Tirreni, già in carcere. Su  due passamontagna  tracce di saliva che «incastrano» Alfonso Manzo, qualche giorno fa ri-arrestato per le rapine, dopo che la Corte di Cassazione aveva annullato, con rinvio al Riesame, la precedente richiesta di misura cautelare. Su  un terzo passamontagna il Ris di Roma ha ricavato materiale biologico che ha consentito di estrarre il dna di Gaetano Ceglia, altro membro già identificato della presunta banda.

 

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