Il 2012 si è chiuso con un segno negativo per le vendite nei centri commerciali che hanno segnato un -2,69% secco sul 2011. Lo afferma Confimprese citando i dati rilevati da Nielsen per Confimprese Lab.   In particolare dicembre ha registrato un -1,97% sull’analogo mese del 2011.    Ad avere la peggio è stato il Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia) con una flessione del 6,20% su base annua e del 2,09% sul mese di dicembre. Anche le altre aree mostrano tutte il segno meno: -2,11% per Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta (-1,46% sul mese), -1,60% per Emilia Romagna e Triveneto (-2,57% sul mese), -2,65% per Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna (-2,19% sul mese).   Secondo dati recenti del Confimprese Lab, l’indice di fiducia degli italiani è decisamente inferiore a quello degli altri cittadini europei (41 in Italia versus 88 in Germania, 75 in Gran Bretagna, 61 in Francia e 52 in Spagna); il 91% degli italiani ha prospettive di lavoro negative o molto negative nei prossimi 12 mesi e l’81% pensa che lo stato delle finanze personali nei prossimi 12 mesi sarà pessimo, mentre il 92% ritiene l’attuale momento non adatto a fare acquisti. I retailer associati a Confimprese hanno registrato nel 2012 rispetto al 2011 un aumento dell’incidenza delle spese di affitto sul fatturato dello 0,65% e dei costi di personale sul fatturato di mezzo punto percentuale, con la conseguente erosione di metà del proprio margine. 

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