Successo al Palamangano di Scafati per la serata tributo ai Pink Floyd ‘Atom at Night’ di domenica 27 gennaio. Non il solito tributo ma uno spettacolo pensato in grande, con la partecipazione di oltre cento artisti sul palco. Un progetto impegnativo e coraggioso, che è riuscito a tenere alta l’attenzione del pubblico anche durante i pezzi più lunghi della band britannica, che si aggirano intorno ai venti minuti. .  L’esibizione è stata di qualità e il gruppo si è impegnato ad essere fedele alle sonorità originali. Per l’occasione è stato allestito anche lo spazio del terreno di gioco, permettendo di aumentare i posti a sedere. La risposta del pubblico è stata positiva, il palazzetto era pieno e ciò anche grazie all’ottima comunicazione tramite giornali, radio e social network.

Il concerto è stato patrocinato dall’Osservatorio Culture Giovanili (Opcg) dell’Università degli Studi di Salerno che ha esposto all’ingresso i lavori di ’45 Art- l’Arte a 45 giri’, parte della mostra itinerante ‘Chiamata alle Arti’. Il ricavato della serata è stato interamente devoluto all’A.S.I. – Associazione Solidarietà Internazionale per la costruzione di un ‘Centro Sviluppo Infantile’ in Nicaragua.

A dare vita alla serata, dopo mesi di prove e a tre anni dall’idea del progetto, sono stati la tribute band Pink Bricks, l’Orchesta Pop Valle del Sarno, il Collegium Vocale Salernitano e il coro di voci bianche ‘Anna Frank’ creato appositamente per l’evento. Tutte realtà che promuovono la cultura musicale nell’area dell’agro (l’Orchestra ha debuttato il 23 giugno 2011 all’Auditorium Sant’Alfonso Maria de Liguori a Pagani), ma aperte ad esperienze nazionali e internazionali. Gli arrangiamenti inediti sono stati scritti dal Maestro Giulio Marazia, direttore del Collegium Vocale dal curriculum prestigioso e che annovera, tra i riconoscimenti, uno ‘per l’impegno costante nella diffusione e promozione della cultura musicale sul territorio dell’Agro nocerino-sarnese’.

La serata si apre con giochi di luce, fumo, un’importante scenografia illuminata di viola e una suggestiva intro di rumori.Si accendono i riflettori e la rock band inizia con One of these days – Time/Breathe Reprise. In scaletta Atom Heart Mother, suite che da nome all’evento, The dogs of War, Shine on your crazy Diamond, Astronomy Domine, Coming Back to Life, Hey You, Sorrow, High Hopes, Money, Summer ’68.  Il pubblico canta sulle note delle più celebri Wish you were here e Comfortably Numb.

Per il finale il palco si riempie di bambini in magliette bianche e parte Another Brick in the Wall. Sugli spalti del palazzetto persone di ogni età, ma soprattutto molti giovani. Obiettivo degli organizzatori è infatti anche avvicinare le nuove generazioni alle sonorità dei Pink Floyd, band che può tutt’ora essere considerata innovativa.  Ringraziando i presenti, lo speaker radiofonico Rosario Arzeo, presentatore della serata, saluta esprimendo un desiderio: poter  ricreare la stessa atmosfera in un ambizioso ‘live in Pompei’!

 

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