Convinto di essere riuscito a uccidere la moglie, soffocandola nel garage di casa, l’avrebbe caricata nella sua auto e  inscenato un incidente, dando fuoco al mezzo, ma le fiamme hanno fatto riprendere i sensi alla donna che ha dato l’allarme: con questa accusa è stato fermato dai carabinieri A.L., 35 anni, di Spineda di Riese Pio X (Treviso).     L’uomo ha respinto le accuse davanti al Pm di turno, mentre la donna, di 31 anni, originaria della Campania è ricoverata al centro grandi ustioni dell’ospedale di Padova. 

Il tentato omicidio, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, risale alle prime ore di stamani, quando la donna ha fatto ritorno a casa dopo una cena di lavoro. Il marito l’avrebbe attesa nel garage e forse nel corso di un diverbio l’avrebbe aggredita tentando di strangolarla. La moglie ha perso i sensi e l’uomo, a quel punto, si sarebbe convinto di averla uccisa. L’ha quindi sistemata nell’auto e ha ripercorso in senso inverso parte del tragitto che la consorte aveva compiuto per tornare dalla cena a bordo della stessa utilitaria.     A un certo punto, secondo la ricostruzione della vicenda emersa dalle indagini, sulla base anche di elementi che gli investigatori hanno definito "inconfutabili", l’impiegato avrebbe fatto finire la vettura contro un traliccio e una volta sceso avrebbe inscenato l’incidente e dato fuoco all’auto usando della benzina. Quando le fiamme hanno cominciato ad avvolgere l’abitacolo, la donna si è però ripresa e accortasi di quanto stava avvenendo è riuscita ad uscire e a fermare un passante, pare raccontando quanto le era successo. E’ così scattato l’allarme e sul posto, oltre a una ambulanza, sono arrivati i carabinieri.    A quanto risulta, il marito avrebbe sostenuto di non avere in alcun modo aggredito la moglie e di non avere avere alcuna responsabilità nell’incidente stradale. Gli investigatori risentiranno la donna appena le sue condizioni lo renderanno possibile. 

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