“Un angelo venuto dal mare” , questa la frase impressa sulla lapide fatta preparare da una signora di Battipaglia protagonista del nobile gesto: ospitare la bara di una delle giovani migranti morte durante il viaggio della speranza. Una delle 26 giovani donne i cui corpi senza vita sono  sbarcati  domenica scorsa a Salerno . L’anziana donna ha ricevuto due giorni fa la disponibilità delle chiavi della sua nuova Cappella al Cimitero di Battipaglia, ma non ci ha pensato su due volte. “La prima ad entrare sarà quell’Angelo venuto dal mare  “ si è detta. E solo dopo aver preso la sua decisione lo ha comunicato a marito e figli. Manteniamo l’anonimato perché il suo gesto sua ancor più apprezzato . Quel monumento funerario appena costruito ospiterà il corpo martoriato di una delle 26 vittime “di una tragedia dell’umanità”, come l’ha definita il Prefetto di Salerno Salvatore Malfi. E di quella giovane vita spezzata, mentre  andava incontro ai suoi sogni di speranza di un futuro migliore, si occuperà la donna dal cuore grande che le renderà’, almeno da morta, quella dignità negata da un destino malevolo e da una vita che non le ha riservato nulla di bello. Aurora TorreD1AD2A6C-3F4B-4A51-9303-E2F6B3A270AA

Share.

Circa l'autore

Leave A Reply