“Giù la maschera”, lo chiedono ai vertici della loro società i 55 dipendenti della “Princes Food and drink group”, che questa mattina hanno manifestato davanti alla prefettura di Salerno per chiedere alla multinazionale di fare un passo indietro rispetto alla delocalizzazione da Angri a Foggia.

Nella cittadina dell’agro c’è la testa del gruppo alimentare, che a Foggia produce le conserve distribuite in tutto il mondo. Quattro le sedi, oltre ad Angri c’è Liverpool, Rotterdam e Varsavia, undici gli stabilimenti nel mondo. L’unico italiano è quello pugliese, poi sono dislocati tra Regno Unito, Polonia e Mauritius.

L’azienda si è detta disponibile ad aprire il tavolo delle trattative, ma per loro il trasferimento appare imprescindibile.

Non è soddisfatta Lucia Pagano, segretaria provinciale dell Cisal, che questa mattina ha ccompagnato i 54 in prefettura, dove si è tenuto un tavolo con l’azienda, l’amminsitrazione comunale e alcuni parlamentari.

“Stiamo valutando lo sciopero – ha detto Pagano – e nel frattempo abbiamo chiesto un incontro al ministero dello sviluppo economico”.

Parla di fumata grigia la deputata dei 5 stelle Virginia Villani: “Abbiamo cercato di aprire un dialogo con la multinazionale Mitsubishi – princes ltd circa il trasferimento forzato dei 55 dipendenti specializzati a foggia. Siamo contrari alla delocalizzazione e non accettiamo che i dipendenti vengano costretti a scegliere tra famiglia e posto di lavoro”.

Davanti la prefettura hanno manifestato anche i dipendenti della Treofan di Battipaglia, anche in questo caso si teme per i posti di lavoro.

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