Più controlli, più uomini, maggiore presenza dello Stato. Sono le richieste avanzate dai sindaci dell’agro nocerino sarnese durante la riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto a Salerno e presieduto dal prefetto Francesco Russo. Alla riunione erano presenti i sindaci di Angri, Cava de’ Tirreni, Corbara, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Sarno e San Valentino Torio, nella duplice veste anche di Presidente della Provincia, nonché i vertici provinciali delle Forze di Polizia. Tanti gli argomenti affrontati, dalla presenza della criminalità, anche micro, in parte connessa alla contiguità territoriale con l’area napoletana, alla prostituzione; dal fenomeno della movida, che attrae moltissimi giovani nel fine settimana, alla diffusione dello spaccio di droga e abuso di bevande alcooliche, dalle criticità in tema di viabilità per la necessità di mettere in sicurezza il patrimonio viario alla tutela dell’ambiente sia dal deposito incontrollato di rifiuti che dal dissesto idrogeologico e idraulico per la presenza di numerosi corsi d’acqua afferenti al fiume Sarno. Particolare attenzione è stata rivolta al disagio abitativo, in relazione al quale, su richiesta della Prefettura, è in atto una ricognizione degli immobili di proprietà comunale e di edilizia residenziale pubblica. A questi temi si aggiunge la difficoltà delle polizie municipali, a causa dell’esiguità di risorse, nel garantire una copertura adeguata, in orario diurno e notturno, ad un territorio così vasto, che funge da “cerniera” tra la provincia di Salerno e quella di Napoli, peraltro densamente abitato, con una popolazione complessiva che supera i 300 mila abitanti. Il territorio attualmente è presidiato dai commissariati di Cava de’ Tirreni, Nocera Inferiore e Sarno, dal Reparto Territoriale Carabinieri di Nocera Inferiore, oltre alle Tenenze e alle Stazioni dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Tutti i sindaci hanno accoratamente formulato una “domanda di legalità”, attraverso il mantenimento e rafforzamento dei presidi delle Forze di Polizia e una loro maggiore visibilità per incrementare il senso di sicurezza percepita nella popolazione.

Il Prefetto, nel raccogliere gli spunti di riflessione emersi, ha illustrato alcune iniziative avviate dalla Prefettura: lo studio di una progettualità in tema di videosorveglianza per la realizzazione di un sistema “intelligente” di telecamere che, in chiave preventiva, saranno installate nei punti strategici del territorio e collegate alle sale operative delle Forze di Polizia, e l’organizzazione di incontri di formazione destinati agli operatori della polizia municipale; ha assicurato, inoltre, la massima attenzione alla presenza dei presidi di polizia sul territorio, anche sotto il profilo logistico.

Al termine dell’incontro, è stata condivisa la necessità di sensibilizzare i cittadini sull’importanza di denunciare gli episodi delittuosi e di farsi parte attiva, nell’ottica di una sicurezza sempre più “partecipata”, segnalando alle Forze dell’ordine movimenti e situazioni sospette.

Nel suo intervento il sindaco di Pagani, Salvatore Bottone, ha chiesto un potenziamento di uomini e mezzi, nonostante il grande impegno la tenenza dei carabinieri è sola ad assicurare la sicurezza ad oltre 50 mila cittadini residente tra Pagani, S.Egidio del Monte Albino e Corbara, un numero, ha sottolineato Bottone, pari alla popolazione di Nocera Inferiore o Cava de’ Tirreni con la differenza che in queste città insistono Carabinieri, Finanza e Polizia di Stato. Sull’emergenza abitativa il sindaco ha chiesto una svolta nella realizzazione delle case popolari in via Mangioni. Ma anche il rifacimento di via De Gasperi. “Qui, però, ha detto Bottone, polemizzando con il consigliere regionale Alberico Gambino, paghiamo lo scotto delle sue denunce su presunte irregolarità ed errori che hanno bloccato il finanziamento anche di opere in altri comuni.

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