Alle prime luci dell’alba i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza applicativa di misura cautelare personale emessa dal GIP di Nocera Inferiore, cinque persone, residenti nelle province di Salerno, Benevento, Napoli e Lecce. Un sesto indagato risulta al momento irreperibile, anche se attivamente ricercato. L’articolata attività investigativa, avviata nel corso del 2018, ha consentito di accertare l’esistenza di un sodalizio criminale composto da consulenti del lavoro, imprenditori e faccendieri che, attraverso compensazioni fittizie derivanti da importi conguagliati relativi ad arretrati per assegni al nucleo familiare, malattia, maternità e bonus Irpef 80 €,  riuscirono ad ottenere indebiti erogazioni previdenziali da parte dell’Inps e crediti di imposta da parte dell’Agenzia delle Entrate, ricevendo indennità previdenziali pari a oltre 2 milioni di euro.

Gli Indagati sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffa aggravata ai danni dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e dell’agenzia delle entrate. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi alla fine di un’articolata indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Nocera Inferiore e condotta dea militari dell’arma in servizio presso la sezione di polizia giudiziaria del tribunale di Nocera.

Tra gli arrestati il presidente nazionale di Federaziende, M.E., di Carmiano (LE), il presidente nazionale dell’E.Bi.N. (Ente Bilaterale), M.P. di Casoria, agente della polizia penitenziaria, gestione di fatto  di Federaziende regionale Campania, S.G., di Sant’Egidio, un consulente del lavoro e responsabile di zona di Federaziende Pagani e M.A., di Moiano (BN), consulente del lavoro e responsabile di zona di Federaziende – Moiano (BN).

Le indagini sono partite dagli studi di consulenza del lavoro di S.G. ed M.A., in quanto erano quelli che rappresentavano più anomalie in relazione al pagamento di arretrati per i benefici suddetti. Gli accertamenti effettuati a carico dei consulenti del lavoro hanno fatto emergere che gli stessi erano anche responsabili di Federaziende Pagani e Moiano, e facevano aderire le ditte da loro gestiti al gruppo di Federaziende e all’ente bilaterale E.Bi.N. In sintesi quindi i consulenti legali rappresentanti di 84 ditte, anch’essi indagati, hanno dichiarato di aver anticipato fittiziamente a favore dei propri dipendenti la somma di 2.107.394 euro per assegni al nucleo familiare malattia, maternità Bonus Irpef e sugli F24 al fine di creare un credito inesistente nei confronti dell’erario. La somma indebitamente percepita è stata utilizzata per il pagamento dei contributi ai lavoratori e per estinguere altri debiti tributari, mentre quasi un milione e mezzo di uero è stato devoluto a favore di Federaziende ed E.Bi.N. L’adesione a queste due realtà comportava per le società aderenti la possibilità di ottenere per i lavoratori subordinati corsi di aggiornamento e formazione relativa alla sicurezza del lavoro. Le indagini hanno accertato che le somme non sono state utilizzate per tale scopo.

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