“La scuola, se è vera e seria, ci fa entrare in un discepolato, che è la prima condizione per imparare. Bisogna entrare nella scuola dell’obbedienza, da ob-audire, ascoltare da un altro e per farlo è richiesta la virtù dell’umiltà.” Con queste parole il Vescovo della diocesi di Nocera – Sarno Mons. Giuseppe Giudice si rivolge agli studenti dell’Agro Nocerino Sarnese in vista dell’Anno scolastico 2019/2020, che in Campania prende il via ufficialmente l’11 settembre. Suona di nuovo la campanella, per un nuovo anno scolastico, e una folla enorme di alunni, docenti, famiglie, personale della scuola a quel suono comincia o riprende l’avventura. Com’è bella la scuola! Per imparare ed insegnare occorrono passione e competenza, lavoro quotidiano, metodo e disciplina.” Continua il prelato. “Gesù, Agnello e Pastore, per guidare alle fonti dell’acqua della vita, deve stare in mezzo. Seneca ha scritto: Docendo discitur, insegnando si impara. Anche Gesù, Agnello, Pastore e Maestro, “pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza per tutti coloro che gli obbediscono” . Il Vescovo prende due frasi da due autori come spunto di riflessione “Tutti coloro che sono incapaci di imparare si sono messi a insegnare” scrive Oscar Wilde. Giovanni Papini invece ci ricorda che “Ci son di quelli che non dicono nulla ma lo dicono bene – ce n’è altri che dicono molto ma lo dicon male. I peggiori son quelli che non dicono nulla e lo dicon male”. Per non entrare tra questi, andiamo a scuola dal nostro Maestro, dai grandi autori classici e contemporanei e, approfondendo, impariamo ed educhiamo, perché è sempre vero che la scuola prepara per le grandi lezioni della vita»

 

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