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Il consigliere comunale e capogruppo in consiglio per Fratelli d’Italia Giuseppe Odoroso torna a parlare delle occasioni sprecate dalla maggioranza e delle opere pubbliche pensate per cambiare il volto di Nocera Inferiore; a margine anche la promessa di un’interrogazione per far luce sui rallentamenti nei lavori della rotatoria dello svincolo A3.
«Nocera Inferiore è una città immobile- ha dichiarato Odoroso- è una città paralizzata, e non mi riferisco soltanto al traffico, è una città che non guarda al futuro. È quasi un anno che questa maggioranza si è insediata ma cosa è stato fatto di concreto per alzare l’asticella e proiettare Nocera Inferiore tra le città più efficienti e attrattive? Nulla o quasi. Chi ha i numeri in consiglio tende a bocciare ogni proposta proveniente dalle minoranze e il risultato è che la città perde occasioni.
L’Anello viario Nocerino, che consentirebbe una rapida risoluzione del problema del traffico, la realizzazione di un parcheggio a raso interrato nell’area antistante il liceo scientifico Sensale, la realizzazione di un centro sportivo nei pressi dell’istituto Marconi di via De Curtis; ancora di una Cittadella Onlus nell’area ex Samace pensata per le associazioni del territorio e di un polo integrato “Agro Expo” nell’area industriale di Fosso Imperatore sono solo alcuni degli interventi per i quali stiamo lottando affinché siano inseriti nel piano triennale opere pubbliche 2023-2025. Sono progetti in cui crediamo e che proponiamo strenuamente, nonostante il continuo ostruzionismo. Ma non ci fermiamo qui.
I rallentamenti nei lavori della rotatoria all’uscita dell’autostrada A3 saranno oggetto di un’interrogazione: c’è bisogno di chiarezza per il bene dei cittadini. Lo stop dei lavori, la cui data di consegna è prevista per il prossimo 15 maggio, sembrerebbe imputato alla presenza di un ordigno bellico inesploso; ci troveremmo dunque ad una situazione di duplice disagio: da una parte la negligenza per un controllo che la legge espressamente prevede debba essere fatto in fase di progettazione, dall’altra il rischio di una potenziale responsabilità erariale dell’Ente nei confronti della ditta appaltatrice.
Infine, negli ultimi giorni, con l’approvazione del rendiconto di gestione 2022, si è di fatto chiusa la situazione di pre-dissesto che ha aleggiato sulle nostre teste per un decennio: siamo felici di questo risultato, ma ora bisogna iniziare a correre. Una gestione così opaca non ci basta più».

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