“Il divieto rappresenta un principio di precauzione, ma con bambini e adolescenti oltre al bastone serve la carota: spazi dedicati per giocare, allenarsi ed imparare a guidare correttamente”, è l’invito lanciato dalla FIAB di Nocera Inferiore a seguito dell’ordinanza che ha disposto dallo scorso 3 luglio, nel’ area pedonale, il divieto di sosta e il divieto di transito per velocipedi (ciclomotori, quadricicli e motocicli) nonché di biciclette elettriche, monopattini elettrici, hoverboard, segway e similari. Le zone interessate sono l’intera piazza Diaz, piazza Amendola nel tratto compreso tra i civici numeri 16-9 fino a piazza Diaz; via Lanzara, tra piazza Diaz e via Amato; via Matteotti tra piazza Diaz e il civico 5. In una missiva, che rappresenta una vera e propria riflessione in merito ai divieti per velocipidi e mezzi elettrici in area pedonale, i componenti della Federazione italiana ambiente e bicicletta, scrivono, dopo aver espresso solidarietà “ai pedoni che hanno subito episodi spiacevoli causati da una guida spericolata”: “Il divieto rappresenta un principio di precauzione, ma con bambini e adolescenti oltre al bastone serve la carota: spazi dedicati per giocare, allenarsi ed imparare a guidare correttamente. Inoltre bisogna portare avanti con determinazione il completamento della rete ciclabile cittadina (come previsto da PUMS, PUC e Piano opere), così i giovanissimi si diletteranno presso corsie esclusive sulle quali basta solo rallentare agli incroci e, soprattutto, dette ciclabili saranno utili all’intera cittadinanza per usare la bicicletta come vero e proprio mezzo di trasporto: per recarsi a scuola (bike to school, organizzando con studenti insegnanti e dirigenti scolastici una campagna di educazione stradale e spronandoli ad usare il mezzo ciclabile), per andare al lavoro (è partito da poco il progetto bike to work), presso uffici, palestra, bar e pizzerie, visita ad amici, ecc. con vantaggi per la salute, l’ambiente, riducendo il traffico e risparmiando sui costi dovuti all’abuso di auto e moto. La dorsale di pista ciclabile di via Napoli/via Rea potrà collegarsi al centro cittadino, ma per quest’ultimo occorre estendere la ZTL con più ampie fasce orarie a via Garibaldi/via Barbarulo e traverse ed a step anche su via Roma. Inoltre, urge aumentare le ZONE 30 km/h per favorire la distribuzione ad ampio raggio della circolazione di velocipedi e mezzi elettrici in aggiramento alle piazze, sulla scia dell’anello verde la cui segnaletica verticale è ancora presente ma va estesa alle zone pericentrali configurando una APC (area a preferenza ciclabile), come indicato nel PUMS, evitando il conflitto con le zone a vocazione pedonale. Anche il corso V. Emanuele II dove vige la ZTL ma, di fatto, è paragonabile ad un’area pedonale per affluenza di pedoni e dimensioni ridotte della strada, specie nel tratto da piazza del corso fino a piazza Amendola. I ciclisti non hanno interesse a spostarsi in contesti zeppi di pedoni. Riguardo velocipedi e mezzi elettrici che marciano controsenso, fermo restando la giusta condanna, si può istituire su alcuni segmenti viari il “doppio senso ciclabile”, previsto dal C.D.S. e regolamentato con segnaletica recante una corsia disegnata sul lato sinistro rispetto alla marcia degli altri veicoli. Sentiamo di continuo episodi nell’Agro, a Salerno e tutta Italia di automobili e motociclette che si scontrano fra loro o investono pedoni e velocipedi causando danni molto più gravi delle e-bike: non si devono usare due pesi e due misure. Le nuove normative nazionali scoraggiano l’uso dei monopattini anziché attuare le giuste politiche di “Traffic Calming” con limitazioni di velocità e di accesso alle macchine, costruendo piste e corsie che in fondo costano poco”.

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