Va avanti in Europa la problematica sul grano turco sollevata dall’on. Lucia Vuolo. la Commissione europea è stata chiamata a rispondere sulla presunta violazione degli accordi doganali da parte della Turchia nella determinazione dei prezzi di esportazione del grano duro, prefigurando un’attività di dumping. Tra gli aspetti toccati dall’europarlamentare Vuolo quello relativo al fatto se il grano duro turco arrivato nell’Unione europea nel periodo luglio/agosto 2023 sia conforme a quanto stabilito dal protocollo concernente il regime preferenziale applicabile all’importazione in Turchia di prodotti agricoli originari della Comunità.Nell’interrogazione presentata il 20 settembre scorso dall’on Vuolo si chiedeva con risposta urgente da parte della commissione europea per comprendere se le pratiche adottate dalla Turchia siano in linea con regole dell’Unione europea. “Vari agricoltori del Sud Italia mi hanno contattato tra fine agosto e settembre. Immediatamente ci siamo messi al lavoro – spiega l’Onorevole Lucia Vuolo. Ne è nata un’interrogazione urgente in cui ho chiesto alla Commissione europea di fare chiarezza rispetto alle pratiche adottate della Turchia. La concorrenza è un baluardo dell’UE, le pratiche eventualmente scorrette vanno istantaneamente stroncate. Ora tocca alla Commissione europea capire, entro le prossime sei settimane, cosa stia succedendo”. Tutto questo alla luce dle fatto che con l’ingresso della Turchia nel mercato libero del grano duro e le quotazioni del “durum” della Borsa merci di Foggia registrano un calo di 60 euro a tonnellata. Una fibrillazione che ha portato il settore cerealicolo a chiedere supporto in Europa trovando l’immediata disponibilità dell’europarlamentare Lucia VUOLO (Gruppo PPE – Forza Italia

Share.

Circa l'autore

Comments are closed.