Il presidente della commissione Aree interne: “La nostra battaglia per la riapertura della ferrovia va avanti”
“Continua il nostro lavoro per il ripristino della linea Sicignano-Lagonegro. Nel corso dell’audizione che ho promosso in commissione Aree interne, il Comitato per la riattivazione della Ferrovia Sicignano-Lagonegro ha presentato un dossier che conferma la necessità di intervenire sull’infrastruttura. Il documento cita il “Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali della Campania” di Unioncamere che fa rientrare la linea tra le 15 opere prioritarie, di rilevanza regionale e con possibilità di azione nel breve periodo. La ferrovia infatti promuoverebbe i collegamenti per la fruizione del patrimonio turistico-culturale, naturalistico e paesaggistico, come l’Area archeologica di Paestum, la Certosa di Padula e i Sassi di Matera, e migliorerebbe le connessioni esterne della Campania offrendo inoltre ai viaggiatori coincidenze garantite e protette con i servizi Alta Velocità già disponibili a Salerno”. Dichiara il presidente della commissione Aree interne Michele Cammarano.
“Ulteriore importante collegamento sarebbe realizzabile tra il Vallo di Diano ed il rinnovato Aeroporto di Pontecagnano che sarebbe raggiungibile direttamente dal capolinea Lagonegro in 1h e 40 minuti con sosta nella Nuova Fermata – Pontecagnano Aeroporto prevista da RFI nell’ambito del progetto già esecutivo per il prolungamento della metropolitana di Salerno. Inoltre – continua Cammarano – la possibilità di accesso del Treno Sanitario della Protezione Civile Nazionale con 21 posti letto per terapia intensiva nella Stazione di Polla, a 200 metri dall’ospedale, costituirebbe un ulteriore valore aggiunto da considerare a favore della riattivazione della linea”.
“Parliamo di un progetto che sarebbe realizzabile in tempi brevi con fondi PNRR. Mi auguro che le autorità competenti colgano gli evidenti vantaggi di un’infrastruttura che amplierebbe l’offerta di trasporto pubblico nelle aree interne e farebbe da volano per l’economia e il turismo. Per queste ragioni – conclude Cammarano – la nostra battaglia per la riapertura va avanti”.
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