Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials Salerno, ha dichiarato lo stato di agitazione sindacale per il personale assegnato al reparto di Tutela salute adulti e minori dell’area penale dell’Asl Salerno. Questa decisione è stata presa in virtù delle gravi condizioni di lavoro che affliggono quotidianamente gli operatori, aggravate dalla mancanza di reclutamento di personale e dall’assenza di risposte alle precedenti richieste del sindacato.
Gli operatori si trovano a fronteggiare una dotazione di personale carente e insufficiente ad affrontare le emergenze continue nei presidi penitenziari. L’aumento esponenziale dei carichi di lavoro ha reso la situazione insostenibile, compromettendo la programmazione dei periodi di riposo. I turni vengono sistematicamente saltati per garantire i Livelli essenziali di assistenza (Lea), rendendo difficile l’utilizzo di permessi e ferie e compromettendo la conciliazione dei tempi di vita dei lavoratori.
La richiesta di riconoscimento di indennità di rischio per gli operatori sanitari in servizio presso gli istituti penitenziari è stata ignorata per oltre due anni, nonostante le evidenze delle difficoltà e dei pericoli a cui sono esposti quotidianamente. Il ricorso costante al lavoro straordinario per coprire le croniche carenze di personale è diventato una prassi, imponendo un ulteriore stress ai lavoratori. Le aggressioni al personale sanitario in servizio sono un problema crescente, già segnalato in precedenza e ora ulteriormente amplificato dalle condizioni di lavoro precarie.

La Fials Salerno ha sollevato queste criticità senza ottenere risposte concrete, né in termini di reclutamento di personale, né in termini di indennità di disagio mai corrisposta al personale in servizio. La nota della Regione Campania chiede un aggiornamento e un’immediata integrazione del personale necessario, ma fino ad ora, non sono state adottate misure significative.

Il Piano dei fabbisogni del Personale Triennio 2021-2023 dell’Asl evidenzia la necessità di reclutare varie figure professionali, tra cui due psichiatri, tre psicologi, dieci infermieri, due tecnici della riabilitazione, cinque assistenti sociali e tre operatori socio sanitari. Ma ad oggi non è stata intrapresa alcuna azione in tal senso.

“Abbiamo proclamato lo stato di agitazione perché non possiamo più ignorare le condizioni inaccettabili in cui versano i nostri lavoratori. Chiediamo un confronto conciliativo per risolvere queste criticità e attivare la procedura preventiva di raffreddamento della vertenza. È urgente garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure per il personale sanitario assegnato al reparto di Tutela salute adulti e minori dell’area penale dell’Asl Salerno. La mancanza di reclutamento, i carichi di lavoro e le aggressioni al personale non si possono più sottacere”, ha detto Lopopolo.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giovanni Pepe, dirigente sindacale della Fials Salerno: “La situazione attuale è insostenibile. Il personale sta affrontando condizioni di lavoro estreme e il silenzio alle nostre richieste non è più tollerabile. Chiediamo un confronto conciliativo immediato per risolvere queste criticità e attivare la procedura preventiva di raffreddamento della vertenza. È fondamentale garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure per il personale sanitario assegnato all’area penale dell’Asl Salerno”.

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