Napoli è la penultima provincia d’Italia per qualità della vita. L’area metropolitana del capoluogo va meglio solo di Taranto e peggiora rispetto allo scorso anno, quando era terz’ultima: quest’anno è stata scavalcata da Caltanissetta che ha migliorato di una posizione. Il dato emerge dallo studio pubblicato oggi dal Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane. La classifica vede in testa Bolzano, seguita da Siena, Trento, Rimini e Trieste. In generale la classifica è dominata dalle città del centro e del nord Italia. La prima provincia della Campania è Benevento che figura all’83esimo posto e precede Avellino (93esima), Salerno e Caserta (rispettivamente 97esima e 98esima). Tutte arrivano prima di Napoli che è alla posizione 106 su 107. L’indagine, giunta quest’anno alla 23esima edizione si articola su sei settori, costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36), che danno luogo a sei graduatorie di tappa e quindi alla classifica finale. I sei grandi indicatori presi in considerazione sono tutti negativi per la provincia di Napoli che è ultima in Italia per tenore di vita e precede Salerno, penultima, mentre Benevento è 96esima, Caserta 93esima e Avellino 85esima. Nella graduatoria "servizi, ambiente, salute", comandata da Bologna, Napoli si piazza 84esima, ultima tra le grandi città, ed è preceduta da Benevento, mentre vanno peggio ancora Salerno (92), Caserta (93) e Avellino (95). Le prospettive economiche non sono buone a guardare la graduatoria per "affari e lavoro" con il capoluogo partenopeo che è al posto 93, peggio, tra le province campane, fa solo Avellino che è al 97esimo posto. Ancora negli ultimi posti troviamo Napoli per quanto riguarda l’ordine pubblico: la provincia, che diventerà presto area metropolitana di Napoli, è al posto 91, mentre in questa graduatoria vanno decisamente meglio Avellino (50) e Benevento (52). L’unico indicatore incoraggiante è quello del tempo libero che vede la provincia napoletana al 78esimo posto.

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