Nocera Inferiore piange un giovane talento. Seid è volato in cielo a soli 21 anni. Etiope, arrivò in Italia quando aveva sette anni. Sempre sorridente, appassionato di teatro, impegnato nel sociale si batteva sempre per i più deboli. Seid aveva un dono innato. Era un giovane talento del calcio, dote che lo ha portato a vestire la maglia prima dell’Inter e poi del Milan superando brillantemente anche i test di agilità a Milanello. Seid ottenne un risultato storico, impressionando gli addetti ai lavori, e raggiungendo il miglior piazzamento quell’anno ed il secondo miglior piazzamento di sempre, dietro solo a Van Basten. Durante l’avventura col Milan il baby talento aveva avuto l’opportunità di conoscere anche Mino ed Enzo Raiola. In ritiro, in quel periodo, condivideva persino la stanza con il quasi coetaneo Donnarumma. Diventò triste e malinconico con conseguenze sul suo rendimento. Lo stesso Raiola pensò che fosse colpa della lontananza dai genitori. Nell’estate del 2016 passò in prestito al Benevento, per avvicinarlo a casa. Dopo sei mesi, però, Seid lasciò il club sannita e si dedicò al diploma. Disse poi ai genitori che non gli piaceva più l’eccessivo agonismo del calcio professionistico. Fu proprio con l’Atletico Vitalica che Seid ritrovò il sorriso, legato a quel calcio spensierato. La società lo ha ricordato attraverso le parole del dirigente Antonio Francese. “Il tuo sorriso, il tuo indiscusso talento, la tua naturale e straordinaria predisposizione a dare del “tu” alla palla restano impressi nella nostra mente. Nel cuore porteremo per sempre la tua discrezione e la reffrattareità a vedere il calcio come fonte di guadagno. Decubertiano nell’animo, hai fatto della partecipazione l’unica vera vittoria ricercata e la compagnia l’unico compenso di cui avevi bisogno. Oggi vai via, come sei arrivato: lasciandoci attoniti, senza parole. Sei e resterai nella storia di ciascuno di noi, perché eterni sono i legami di chi vuol bene senza chieder nulla in cambio. La bandiera dell’Atletico Vitalica oggi, più che mai, è ammainata. Lanciamo idealmente un pallone al cielo, se non torna indietro, sappiamo chi ce lo avrà nascosto ancora una volta. A-DIO Seid, talento enorme dal cuore fragile”. Il presidente Nello Gaito, la società e tutti i calcettista hanno espresso vicinanza alla famiglia di Seid.

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